«Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»
(Mc 13, 37)
O Dio, nostro Padre,
suscita in noi la volontà
di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene,
perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria
a possedere il regno dei cieli.
Con questa domenica entriamo nell’Avvento che segna l’inizio di un nuovo Anno liturgico per la comunità cristiana di rito latino. Con la colletta, che all’inizio della celebrazione eucaristica raccoglie, appunto, le preghiere dei credenti, chiediamo a Dio Padre di ispirare la nostra volontà così da essere abilitati ad andare incontro al Signore che viene. Ci disponiamo a camminare per incontrare Colui che ci viene incontro, con il passo danzante e gioioso, come è il passo dello Sposo che va incontro alla Sposa. E i nostri passi saranno scanditi dalle buone opere, quelle opere di misericordia che costituiscono il metro del giudizio finale.
Si tratta di un tempo di veglia, cioè di lucida attenzione alla storia secondo il cuore di Dio, ma anche di vita battesimale, di contemplazione del Verbo che si è fatto carne e di accoglienza e adesione vitale al progetto di bene che Dio ha per tutti. Per questo la prima cosa è fare silenzio e dare spazio di accoglienza alla Parola di Dio che ha la potenza di cambiare il nostro modo di sentire e di vivere. Ma sarà necessario anche dilatare la preghiera per tutti gli uomini perché per tutti e per ciascuno il Signore si è incarnato e la nostra preghiera di intercessione è prolungamento del suo amore.
Sr. M. Micaela Monetti, pddm