«Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;
tendi la tua mano e mettila nel mio fianco;
e non essere incredulo, ma credente!»
(Gv 20, 27)
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti.
“E in questa giornata specialmente si ha da chiedere il dono della fede.
Il dono della fede l’abbiamo ricevuto nel battesimo. «Cosa cerchi?» – quando il sacerdote incontra il bambino che vien portato al battesimo -. «Cosa cerchi?». «Cerco la fede», ecco. E perché? E perché si faccia il discepolo di Gesù.”
Beato Giacomo Alberione
Nella seconda domenica di Pasqua, detta “in albis”, è nostra tradizione ricordare le novizie. Invochiamo per loro le grazie necessarie per vivere quanto il fondatore, il don Giacomo Alberione, indica come fine del noviziato: “Il noviziato è una preparazione a un’unione trasformante in Gesù” (APD, 1962,117).