«Così anche il Padre mio celeste farà con voi
se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello.»
(Mt 18, 35)
O Dio di giustizia e di amore, che perdoni a noi se perdoniamo ai nostri fratelli, crea in noi un cuore nuovo a immagine del tuo Figlio, un cuore sempre più grande di ogni offesa, per ricordare al mondo come tu ci ami.
“Perdonare per esser perdonati, è in nostro vantaggio. Però Gesù conchiude la parabola dicendo: “Così anche il mio Padre celeste farà a voi se con tutto il cuore ognuno di voi non perdona al proprio fratello”.
Qui Gesù dice: “con tutto il cuore”. Non chi, invece, sembra che perdoni all’esterno, ma ancora nel cuore conserva il rancore. Magari si sente dire: “Io gli perdono, ma non mi venga più davanti, non si faccia più vedere da me”. E questo non è perdono fatto di cuore, no. Per perdonare bisogna che dopo noi trattiamo il fratello come se non ci fosse stato, da sua parte, alcuna offesa verso di noi, che non ci avesse dato alcun disgusto. (…) Così dopo dobbiamo amare colui che ci ha offeso, disgustato e dobbiamo pregare per lui, non solo, ma desiderargli tutto il bene che si può desiderare a un fratello, tanto più se poi abbiamo occasione di fargli del bene, sì. Se noi perdoniamo di cuore, il Signore perdonerà a noi i nostri peccati. Se noi, ancora, preghiamo per colui che ci ha offesi, il Signore aumenterà le grazie anche su di noi. E se poi noi facciamo, al fratello, del bene, nonostante che ci abbia offesi, supereremo noi medesimi, vinceremo in noi il desiderio di fargli vendetta che nasce spontaneo.“
Beato Giacomo Alberione