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La vita si fa storia

Sulla scia del messaggio della 34a giornata mondiale delle comunicazioni sociali: “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia”, abbiamo chiesto alle nostre sorelle che in questo 2020 festeggiano il giubileo di consacrazione religiosa, di condividere con noi qualche tratto di ciò che lo Spirito ha scritto nella loro vita.

Contempliamo, in questo tempo in cui avvertiamo più forte la nostra debolezza, le meraviglie stupende che Dio compie in coloro che si lasciano plasmare da Lui con la consapevolezza che “dopo che Dio si è fatto storia, ogni storia umana è, in un certo senso, storia divina” e cosi ritrovare in queste “storie” le radici e la forza per andare avanti insieme.

25°

SR. M. NUNZIA LEE

Provincia Corea-NZ

 

“Gloria a Dio e pace agli uomini!” (cf Lc 2,14)

Sono nata nel 1960, nella regione montuosa di Chungcheongbuk-do in un ambiente ateo. Sono stata battezzata nella provincia di Gyeonggi, in età più tardiva rispetto ad altri giovani. Attraverso l’incontro con la Legione di Maria e la partecipazione alla celebrazione eucaristica quotidiana ho scoperto la vocazione religiosa. In questo modo mi sono unita alla Congregazione nel 1990 ed ho fatto i miei primi voti nel 1995.

Ricordando le parole piene di fiducia e di umiltà della Madonna “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38), ho vissuto questi 25 anni di vita religiosa nella gioia, ma anche nelle difficoltà e fatiche del quotidiano, sperimentando la comunione fraterna e, nella fede, la comunione dell’amore trinitario.

Guardando indietro vedo come vari conflitti siano stati un cammino di conversione, e ringrazio Dio per il suo amore e la sua misericordia. Con cuore umile continuo, passo dopo passo, il viaggio verso il futuro. Desidero camminare con la Madonna lungo il percorso di Gesù, che è la via, la verità e la vita.

La Parola di Dio che ha accompagnato il mio cammino di Pia Discepola è: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38)

La comunione della Santissima Trinità, in cui c’è pienezza di fiducia e di amore, è fonte di gioia per la condivisione fraterna nella comunità e mi ha sostenuto nella perseveranza.

Il Fondatore ci ha dato come prima regola di vita il silenzio, anzi il silenzio attivo ed amorevole; questo è anche lo stile di vita di Cristo, nostro unico Maestro. Perciò lo considero un insegnamento importante del beato don Alberione, nel vivere il carisma a servizio dell’Eucaristia, del Sacerdozio, della Liturgia.

25°

SR. CORMARIAE AN

Provincia Corea-NZ

 

Riflettendo sulla mia vita con la consapevolezza di aver ricevuto la grande grazia del 25 ° anniversario della professione, il mio contributo pare più piccolo, mentre l’amore del Signore appare sempre più grande. Sono profondamente grata al Signore e alla Congregazione per la fiducia, l’amore e la vicinanza personale.

Sono stata battezzata il 4 aprile, tre giorni dopo la mia nascita, ricevendo il nome di Rosaria. Ho fatto la prima comunione all’età di 14 anni. Durante la Messa della prima comunione una suora della mia parrocchia mi disse: “Se esprimi a Dio tre desideri, si realizzeranno”. Quel giorno era il 15 agosto, l’Assunzione della Madonna, ed io ho pregato: “Voglio essere una suora”. Ogni volta dopo la lezione di catechismo la suora mi portava al suo convento per il pranzo. Ricordo chiaramente le parole scritte sul muro del convento che hanno attirato la mia attenzione: “castità, povertà, obbedienza”. Ho chiesto quale fosse il significato delle parole e la suora me l’ha spiegato. Pian piano ho cominciato anche a partecipare agli incontri vocazionali delle salesiane, alle quali la suora apparteneva. Sebbene mi piacesse il loro carisma di lavoro con i giovani, non pensavo che la loro Congregazione fosse un posto adatto per me. Così ho atteso per circa cinque anni.

Un giorno ho pregato con la mia famiglia il rosario per discernere la Congregazione dove avrei potuto vivere. Dopo aver composto l’elenco delle Congregazioni presenti in Corea abbiamo tirato la sorte e scelta diceva: “Pie Discepole del Divin Maestro.” Ero davvero felice! Credendo che la scelta fosse stata guidata dalla Madonna, ho iniziato subito a partecipare agli incontri vocazionali, e un anno dopo sono entrata nella Congregazione.

La Parola di Dio che per 25 anni mi ha accompagnato nel rinnovare la dedizione attraverso la mia vita quotidiana è stata: “Una sola è la cosa di cui c’è bisogno” (Lc 10, 38-42). Questa parola di accompagnamento mi ha permesso di rispondere a Dio in diverse situazioni, con la consapevolezza che è stato Lui ad avermi amato per primo. Prima di pronunciare i miei primi voti e poi quelli perpetui, ho attraversato diverse prove, piccole e grandi. Personalmente ho potuto ricordarmi sempre della nobiltà della vocazione religiosa e in quei tempi la mia fede si è rafforzata. La presenza del Signore che mi dà la forza attraverso l’Eucaristia e la sua Parola è diventata anche fonte della mia gioia. Voglio vivere nella comunità e nella missione secondo il comandamento nuovo: “Amatevi gli uni gli altri”. Vivo nella Congregazione da più di 25 anni, ma non è ancora sempre facile vivere così. Sull’esempio dell’apostolo Paolo che ha confessato: “Ora non sono io che vivo, ma Cristo vive in me“, voglio vivere in armonia con il “sì” di Maria Regina degli Apostoli. Soprattutto l’amore del Signore presente nella comunione con le sorelle della comunità mi sta cambiando. Credo che il Signore voglia che le sue discepole facciano il cammino di dedizione con gioia, e io lo sto sperimentando sia come fatto naturale sia come  gioia “nel Signore”. Mi sto preparando nella speranza alla definitiva unione con il mio amato Maestro (RV 70). Voglio vivere felice confessando in ogni momento: “Signore, Tu solo, e basta!”

25°

SR. M. NATALIA LEE

Provincia Corea-NZ

 

Rendo grazie infinitamente a Dio che è Amore per tutte le sue grazie ricevute durante 25 anni di professione. In particolare le sue parole mi hanno accompagnata, guidata e consolata ogni volta che ho dovuto superare le mie debolezze. Queste parole sono: “Fate tutto per la gloria di Dio” (1 Cor 10,31), “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, ed io in lui, porta molto frutto” (Gv 15,4-5) e “Finché Cristo non sia formato in voi!” (Gal 4,19).

Le esperienze della presenza di Dio, che è con me e mi ama specialmente ad ogni nodo della mia vita, sono la sorgente della mia gioia. Sebbene non l’abbiamo ancora raggiunto, l’insegnamento del Fondatore: “Fatevi santi” mi dà forza interiore, in modo da poter vivere senza dimenticare.

L’insegnamento del cammino di Donec Formetur (cf. Gal 4,19) che abbiamo ricevuto da don Giacomo Alberione mi aiuta sempre a vivere la vita consacrata. Quando tutto il mio essere, cioè intelletto, volontà e cuore, sono santificati nell’armonia e nell’equilibrio del Vangelo, posso mostrare la bontà di Dio alle anime affidate al mondo e alla Chiesa e portare a compimento la consacrazione religiosa come fonte di vita. E l’insegnamento del Fondatore mi ha dato la certezza di poterlo fare.

Ringrazio Dio per avermi scelta e chiamata come paolina in modo da poter somigliare a Gesù Maestro che è la Via, Verità e Vita. Credo che il Signore è fedele e mi accompagnerà e aiuterà per il resto del mio viaggio, passo dopo passo, verso il Paradiso.

“Per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme.”

Papa Francesco

“Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita.”

Papa Francesco

“Non siamo nati compiuti, ma abbiamo bisogno di essere costantemente “tessuti” e “ricamati”. La vita ci è stata donata come invito a continuare a tessere quella “meraviglia stupenda” che siamo.”

Papa Francesco

“Nella storia di ogni uomo il Padre rivede la storia del suo Figlio sceso in terra. Ogni storia umana ha una dignità insopprimibile.”

Papa Francesco

“Mentre leggiamo la Scrittura, le storie dei santi, e anche quei testi che hanno saputo leggere l’anima dell’uomo e portarne alla luce la bellezza, lo Spirito Santo è libero di scrivere nel nostro cuore, rinnovando in noi la memoria di quello che siamo agli occhi di Dio.”

Papa Francesco

“Ciascuno di noi conosce diverse storie che profumano di Vangelo, che hanno testimoniato l’Amore che trasforma la vita.”

Papa Francesco

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