O Padre, tu sei l’unico Signore
e non c’è altro all’infuori di te:
donaci la grazia dell’ascolto,
perché i cuori, i sensi e la mente
si aprano al comandamento dell’amore.
Nel vangelo odierno (Mc 12, 28-34) uno scriba chiede quale sia il primo dei comandamenti: Gesù risponde citando lo Shema Israel, la preghiera che gli ebrei recitano tre volte al giorno (Dt 6, 2-6, proposta come prima lettura). “Ascolta Israele”. Perciò l’ascolto è il comandamento per eccellenza, anzi la necessaria premessa di ogni comandamento. Dall’ascoto nasce la fede: “il Signore nostro Dio è l’unico Signore”. Dalla fede nasce l’amore: “Amerai…”. Il Verbo è al futuro perché il progetto non sarà mai concluso, durerà finché dura i tempo.
L’amore abbraccia la totalità della persona: il cuore, la mente, i sensi. Che bello quando la vita non si perde in mille rigagnoli ma tende verso un’unica direzione! Che bello ascoltare Dio, obbedirgli, affidarci a Lui perché lo amiamo e ci sentiamo amati! Così possiamo dare il meglio e realizzare pienamente noi stessi, creati ad immagine e somiglianza di un Dio che è comunione trinitaria, discepoli di un Maestro che ha vissuto la sua intera esistenza come capolavoro d’amore.
Sr. M. Rosangela Bruzzone
Amerai
O Padre, tu sei l’unico Signore
e non c’è altro all’infuori di te:
donaci la grazia dell’ascolto,
perché i cuori, i sensi e la mente
si aprano al comandamento dell’amore.
Nel vangelo odierno (Mc 12, 28-34) uno scriba chiede quale sia il primo dei comandamenti: Gesù risponde citando lo Shema Israel, la preghiera che gli ebrei recitano tre volte al giorno (Dt 6, 2-6, proposta come prima lettura). “Ascolta Israele”. Perciò l’ascolto è il comandamento per eccellenza, anzi la necessaria premessa di ogni comandamento. Dall’ascoto nasce la fede: “il Signore nostro Dio è l’unico Signore”. Dalla fede nasce l’amore: “Amerai…”. Il Verbo è al futuro perché il progetto non sarà mai concluso, durerà finché dura i tempo.
L’amore abbraccia la totalità della persona: il cuore, la mente, i sensi. Che bello quando la vita non si perde in mille rigagnoli ma tende verso un’unica direzione! Che bello ascoltare Dio, obbedirgli, affidarci a Lui perché lo amiamo e ci sentiamo amati! Così possiamo dare il meglio e realizzare pienamente noi stessi, creati ad immagine e somiglianza di un Dio che è comunione trinitaria, discepoli di un Maestro che ha vissuto la sua intera esistenza come capolavoro d’amore.
Sr. M. Rosangela Bruzzone