O Dio, nostro Padre,
che nel Verbo venuto ad abitare in mezzo a noi
riveli al mondo la tua gloria,
illumina gli occhi del nostro cuore,
perché, credendo nel tuo Figlio unigenito,
gustiamo la gioia di essere tuoi figli.
Ancora una sosta per riflettere sul mistero dell’incarnazione! Con sapienza e pazienza la Chiesa ci offre il solenne Prologo di Giovanni, già ascoltato il giorno di Natale. Nel Verbo c’è la pienezza della vita, della grazia e della verità: questa vita è luce (Gv 1,4). La luce splende nelle tenebre (Gv 1,5). Continua a splendere: chi aderisce a Cristo entra nella luce, chi si chiude rimane nella notte del peccato.
Il Verbo vive nell’intimità del Padre una tensione d’amore che è lo Spirito Santo. Con la rivelazione questo rapporto Padre-Figlio è aperto a tutti gli uomini. Possiamo entrare nella circolarità della vita trinitaria in quanto figli nel Figlio. La sfida è diventarlo sempre di più. Se sapessimo cogliere questo tesoro nascosto nel groviglio dei nostri giorni! Se sapessimo scorgere in ogni evento il “potere” (Gv 1,12), cioè l’incessante occasione di crescere in questa identità credendo nel suo nome! Sperimenteremmo la bellezza di essere salvati da un Padre che ci ama e ci dà fiducia. Gusteremmo la gioia di una verità che nessuno di noi può darsi e che niente può toglierci: siamo figli di Dio. Scelti, pensati, voluti da sempre e per sempre. Ormai non abbiamo più scuse. Ci basta contemplare la sua gloria come in uno specchio, docili all’azione del suo Spirito, per essere trasfigurati a sua immagine, finché lo vedremo così come Egli è.
Sr. M. Rosangela Bruzzone
Figli nel Figlio
O Dio, nostro Padre,
che nel Verbo venuto ad abitare in mezzo a noi
riveli al mondo la tua gloria,
illumina gli occhi del nostro cuore,
perché, credendo nel tuo Figlio unigenito,
gustiamo la gioia di essere tuoi figli.
Ancora una sosta per riflettere sul mistero dell’incarnazione! Con sapienza e pazienza la Chiesa ci offre il solenne Prologo di Giovanni, già ascoltato il giorno di Natale. Nel Verbo c’è la pienezza della vita, della grazia e della verità: questa vita è luce (Gv 1,4). La luce splende nelle tenebre (Gv 1,5). Continua a splendere: chi aderisce a Cristo entra nella luce, chi si chiude rimane nella notte del peccato.
Il Verbo vive nell’intimità del Padre una tensione d’amore che è lo Spirito Santo. Con la rivelazione questo rapporto Padre-Figlio è aperto a tutti gli uomini. Possiamo entrare nella circolarità della vita trinitaria in quanto figli nel Figlio. La sfida è diventarlo sempre di più. Se sapessimo cogliere questo tesoro nascosto nel groviglio dei nostri giorni! Se sapessimo scorgere in ogni evento il “potere” (Gv 1,12), cioè l’incessante occasione di crescere in questa identità credendo nel suo nome! Sperimenteremmo la bellezza di essere salvati da un Padre che ci ama e ci dà fiducia. Gusteremmo la gioia di una verità che nessuno di noi può darsi e che niente può toglierci: siamo figli di Dio. Scelti, pensati, voluti da sempre e per sempre. Ormai non abbiamo più scuse. Ci basta contemplare la sua gloria come in uno specchio, docili all’azione del suo Spirito, per essere trasfigurati a sua immagine, finché lo vedremo così come Egli è.
Sr. M. Rosangela Bruzzone