70° di fondazione

PDDM Giappone: Il 2 maggio 2020 abbiamo festeggiato il 70º di fondazione delle Pie Discepole in Giappone.

Nella comunità “Divin Maestro” di Tokyo, assieme a quella della Provincia e ad altre comunità, abbiamo celebrato la santa Messa nella sobrietà e con piena gratitudine al Dio Trinità e alla Congregazione, che ci ha guidato nella gioia e nel dolore. A causa della situazione di pandemia ci siamo astenute dal fare feste troppo vistose, spinte da un senso di solidarietà verso il mondo, che vive un tempo difficile per l’ emergenza del Covid-19.

Settant’anni fa 5 giovani aspettavano le Suore Pie Discepole che dovevano arrivare. La prima aspirante entrò il 28 settembre 1949, la seconda il 15 novembre, le altre 3 sono entrate nel marzo 1950; vivevano svolgendo il servizio sacerdotale nella casa dei fratelli ssp.

Sr .M. Ilaria Villa e Sr. M. Cordis Drudi sono partite da New York il 1° maggio 1950, il 2 maggio sono arrivate a Fukuoka: così è iniziata la prima piccola comunità di Nazareth, accanto alla casa SSP a Fukuoka. Ed ora siamo 90 membri e le comunità sono 9: Nagasaki DM, Hiroshima s.j., Osaka DM, a Tokyo la casa provinciale e la casa “Divin Maestro”, le due comunità presso i Paolini, la casa di Sekiguchi e di Shinjuku.

Nella casa DM di Tokyo raramente abbiamo la santa Messa, ma questo sabato, vigilia della quarta domenica di Pasqua, domenica del buon Pastore, il Signore è stato troppo buono con noi: ci ha regalato l’Eucaristia presieduta da un sacerdote diocesano di Tokyo, don Yutani. Nell’offertorio abbiamo portato all’altare le bustine che contenevano i pensieri delle 24 sorelle appena uscite dagli Esercizi spirituali (senza la santa Messa, senza il predicatore, senza il sacramento della confessione personale); per tutte le sorelle è stata un’inestimabile gioia.

Cosi, abbiamo vissuto la giornata di questo anniversario, secondo la possibilità delle comunità, e abbiamo fatto un nuovo passo verso il futuro, dove «il Signore ci chiama perché vuole renderci come Pietro, capaci di “camminare sulle acque”, cioè di prendere in mano la nostra vita per metterla al servizio del Vangelo, nei modi concreti e quotidiani che Egli ci indica» come c’incoraggia il Santo Padre Francesco nel suo Messaggio per la 57ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.