O Dio, che ci doni la grande gioia di celebrare
in questo giorno la solennità dei santi Pietro e Paolo,
fa’ che la tua Chiesa segua sempre l’insegnamento degli apostoli,
dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede.
Nel rispetto delle norme liturgiche la solennità dei santi Pietro e Paolo prevale sulla domenica del tempo ordinario. Le due colonne della Chiesa infatti non sono un ostacolo, ma un aiuto a celebrare in pienezza il giorno del Signore. Da sempre i due apostoli sono congiunti nella liturgia e nell’iconografia. Non avrebbero potuto essere più differenti per carattere e per cultura, eppure li accomuna l’amore a Colui che li ha scelti e chiamati alla missione: annunciare il Vangelo e servire la Chiesa fino al dono della vita. A Pietro è promesso il potere delle chiavi, Paolo è certo della corona di gloria. La tradizione vuole che siano morti a Roma sotto la persecuzione di Nerone: il primo condannato al supplizio della croce, il secondo decapitato. La loro testimonianza è ancora viva tra noi.
Oggi è una festa ecumenica, celebrata in tutte le Chiese che hanno conservato la successione apostolica dei vescovi. La data del 29 giugno risale al III secolo! Il rito bizantino riporta un tropario di Efrem: “Gioisci, Pietro, apostolo e amico del tuo Maestro. Gioisci, Paolo, araldo della fede e dottore delle genti. Coppia santa eletta, intercedete per noi presso Cristo”. E nel rito caldeo: “Beata sei, Roma celebre: a te come ad un porto convennero Pietro, primo degli apostoli, sulla cui saldezza il Salvatore edificò la sua Chiesa, e Paolo, l’architetto delle comunità di Cristo”.
Sr. M. Rosangela Bruzzone
Due testimoni
O Dio, che ci doni la grande gioia di celebrare
in questo giorno la solennità dei santi Pietro e Paolo,
fa’ che la tua Chiesa segua sempre l’insegnamento degli apostoli,
dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede.
Nel rispetto delle norme liturgiche la solennità dei santi Pietro e Paolo prevale sulla domenica del tempo ordinario. Le due colonne della Chiesa infatti non sono un ostacolo, ma un aiuto a celebrare in pienezza il giorno del Signore. Da sempre i due apostoli sono congiunti nella liturgia e nell’iconografia. Non avrebbero potuto essere più differenti per carattere e per cultura, eppure li accomuna l’amore a Colui che li ha scelti e chiamati alla missione: annunciare il Vangelo e servire la Chiesa fino al dono della vita. A Pietro è promesso il potere delle chiavi, Paolo è certo della corona di gloria. La tradizione vuole che siano morti a Roma sotto la persecuzione di Nerone: il primo condannato al supplizio della croce, il secondo decapitato. La loro testimonianza è ancora viva tra noi.
Oggi è una festa ecumenica, celebrata in tutte le Chiese che hanno conservato la successione apostolica dei vescovi. La data del 29 giugno risale al III secolo! Il rito bizantino riporta un tropario di Efrem: “Gioisci, Pietro, apostolo e amico del tuo Maestro. Gioisci, Paolo, araldo della fede e dottore delle genti. Coppia santa eletta, intercedete per noi presso Cristo”. E nel rito caldeo: “Beata sei, Roma celebre: a te come ad un porto convennero Pietro, primo degli apostoli, sulla cui saldezza il Salvatore edificò la sua Chiesa, e Paolo, l’architetto delle comunità di Cristo”.
Sr. M. Rosangela Bruzzone