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26 novembre

Con gioia e riconoscenza alla Trinità Divina celebriamo la festa del

Beato Giacomo Alberione, nostro Padre e Fondatore

 

Facciamo memoria delle parole che Papa Francesco ha rivolto alla Famiglia Paolina, ricordando Don Alberione:

“Il beato Giacomo Alberione scorgeva nell’annuncio di Cristo e del Vangelo alle masse popolari la carità più autentica e più necessaria che si potesse offrire agli uomini e alle donne assetati di verità e di giustizia. Egli è stato toccato in profondità dalla parola di San Paolo: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1 Cor 9,16) e ne ha fatto l’ideale della propria vita e della propria missione. Seguendo le orme di Gesù e ad imitazione dell’Apostolo delle genti, ha saputo vedere le folle come pecore sbandate e bisognose di orientamenti sicuri nel cammino della vita. Pertanto, ha speso l’intera esistenza a spezzare loro il pane della Parola con linguaggi adeguati ai tempi. Così anche voi siete chiamati a spendervi al servizio della gente di oggi a cui lo Spirito vi manda, con creatività e fedeltà dinamica al vostro carisma, individuando le forme più idonee affinché Gesù sia annunciato.”

(Papa Francesco 27 novembre 2014).

 

L’esempio e l’intercessione del Beato Giacomo Alberione ci ottengano di lasciarci plasmare dall’incontro con Gesù Maestro Via, Verità e Vita, affinché, trasformati dal suo amore, sappiamo trovare i mezzi adeguati a condividere con tutti la gioia del Vangelo.

1 Comment

  1. Luana D'Onghia ha detto:
    27 novembre 2018 alle 10:08

    In realtà l’annuncio del Vangelo per Paolo è secondario, e lo è anche in Alberione. Come dice san Giovanni Crisostomo, Paolo aveva lo stesso cuore di Cristo. Il che vuol dire che la primissima urgenza per Paolo era la cristificazione: quel “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” è una traduzione un po’infelice perché in realtà alla lettera Paolo dice: ” non sono più io che SONO, ma Cristo È in me”. L’annuncio del Vangelo in questo modo diventa una necessità e una urgenza. Se invertiamo, corriamo il rischio del proselitismo vuoto. Alberione ha lo stesso cuore di Paolo e quindi di Cristo, per questo è apostolo. La Grazia anzitutto ha operato in lui e con lui, mettendogli al fianco anche quella santa guida del canonico Chiesa. Auguri di cristificazione per tutti!!

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