PDDM: Carissime sorelle,
Ogni inizio ha una fine, così, al termine del mese di novembre, noi Juniores in preparazione alla Professione perpetua, siamo arrivate alla conclusione del nostro Corso di Integrazione.
L’ultimo mese era stato dedicato a due importanti argomenti, le ruote del Carro Paolino: Povertà e Apostolato, affrontati con l’aiuto, la competenza e ricchezza di diversi membri della Famiglia Paolina. Siamo state illuminate da una nuova prospettiva nella comprensione della Povertà e dell’Apostolato Paolino.
Dopo l’introduzione di don Boguslaw Zeman, ssp, alla ruota della Povertà abbiamo accolto tra di noi diverse sorelle Pie Discepole. Grazie a questi incontri la nostra vita da qui in poi andrà avanti con maggior zelo, mentre ogni giorno ci lasceremo sorprendere dalle sue novità, percorrendo il cammino con la ruota della povertà che abbiamo compreso essere un aspetto importante della vita paolina. L’approfondimento delle cinque funzioni della povertà paolina (rinunciare, produrre, conservare, provvedere, edificare) ha accresciuto la nostra attenzione alla cura per la Terra e per tutto ciò che ci è stato dato come dono di Dio. A noi il compito di condividere e invitare a dare tutto a Dio e al suo popolo attraverso il discepolato radicale. Vivere semplicemente, avere tutto in comune, sono aspetti fondamentali per il voto di povertà che implica non solo ciò che abbiamo ma anzitutto ciò che siamo! Grazie agli spunti forniti abbiamo compreso come e quanto sia necessario essere responsabili nell’uso dei beni comuni in modo che tutti possano beneficiare dei frutti di un’amministrazione corretta. Quindi, ci siamo soffermate su alcuni aspetti della vita comune in fraternità e sui principi-strutture di comunione, ringraziando per il dono che ciascuna è nella Congregazione, con le ricchezze culturali e personali.
Durante l’ultima tappa del corso, dedicata alla ruota dell’Apostolato, abbiamo potuto comprendere la dimensione vasta e bella della nostra missione di comunicare Cristo attraverso l’arte, la bellezza e la liturgia, vita donata per gli altri… Grazie agli input di diverse sorelle e di don Valdecir Uveda ssp, abbiamo ricevuto tantissimi stimoli che ci hanno invitato a leggere i segni dei tempi e a compiere la nostra missione con fedeltà creativa.
Una bella esperienza è stata quella di visitare i vari settori di Apostolato svolti nelle comunità del complesso Portuense: Scultura, Icone, Ceramica, la Redazione della Rivista “La Vita in Cristo e nella Chiesa”, Biblioteca, Mosaico, Architettura, la casa di Preghiera… Questo percorso ha aperto il nostro orizzonte di comprensione della missione! Abbiamo apprezzato molto la testimonianza delle sorelle, dei lavori svolti in equipe e di come si può dare vita alla materia affinché parli di Dio agli uomini. Così ci ha sempre orientate il Beato don Alberione, dicendo che l’arte deve indurci alla Bellezza e deve portare gli uomini e le donne di oggi all’incontro con il Maestro Risorto. Abbiamo visitato anche i settori apostolici nella città del Vaticano, dove le nostre due comunità e la comunità dei nostri Fratelli Paolini svolgono il loro apostolato, una vera e propria missione! Questa visita è stata arricchita dalla conoscenza dell’ufficio dell’Elemosineria del Santo Padre e della Radio Vaticana.
Inoltre, il 16 novembre, abbiamo partecipato alla giornata dedicata alla rivista liturgica “La Vita in Cristo e nella Chiesa” nell’occasione del 70o Anniversario della sua prima pubblicazione.
Un’esperienza indimenticabile è stato l’incontro con i gruppi delle Figlie di San Paolo e della Società San Paolo in preparazione alla professione perpetua. Il 18 novembre abbiamo avuto la gioia di incontrarci a Tor San Lorenzo. È stata una festa e un’esperienza di comunione in cui ci siamo sentiti una vera famiglia.
Ci riteniamo fortunate per aver avuto la possibilità di partecipare all’apertura del Centenario della Fondazione della nostra Congregazione nella Chiesa Gesù Maestro a Roma il 21 novembre scorso. Una Celebrazione molto profonda ed emozionante che ci ha coinvolte in prima persona: nel coro, con la danza indiana Arati durante l’offertorio, le letture, il canto del Salmo.
Il giorno della festa liturgica del nostro Padre, il Beato don Giacomo Alberione, il 26 novembre, oltre a partecipare alla bella Celebrazione Eucaristica nella Basilica Regina Apostolorum dove si trova l’Urna con il suo corpo e alla quale ha partecipato tutta la Famiglia Paolina, abbiamo visitato il museo a lui dedicato, dove abbiamo sentito più intensamente la sua presenza paterna, cioè ci siamo sentite ancora di più sue figlie nel conoscerlo attraverso i luoghi da lui frequentati, le persone da lui incontrate e che abbiamo potuto vedere attraverso le fotografie e gli oggetti da lui utilizzati in vita.
In questo tempo abbiamo anche avuto il privilegio di esplorare la bellezza e la ricchezza della città di Roma, visitando le catacombe di San Callisto, l’Abbazia delle Tre Fontane e la Basilica di san Paolo.
Durante l’ultimo incontro formativo, guidato da sr. M. Leticia Bantolinao abbiamo approfondito il “Rituale della Professione”. È stato interessante lasciarsi aiutare a comprendere più profondamente in cosa consiste il cammino della nostra consacrazione religiosa come Pie Discepole. Suor Leticia ci ha chiarito anche quanto sia profondo il legame tra la consacrazione religiosa e il battesimo ricordandoci che la nostra identità e la nostra vocazione hanno origine proprio nel Battesimo.
In questo modo abbiamo concluso il nostro Corso il 30 novembre con il ringraziamento per eccellenza, la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Tomasz Lubas ssp, che ci ha incoraggiato ad essere appassionate per il Vangelo, di avere la stessa passione che avevano sant’Andrea, di cui festa si celebrava quel giorno, e i nostri santi e sante della Famiglia Paolina.
Al termine della Celebrazione, sr. M. Micaela ci ha chiamate per nome consegnando ad ognuna l’ammissione alla Professione Perpetua accompagnata dalla Preghiera di Invio, che abbiamo accolto con tanta gioia e riconoscenza.
Siamo tanto grate alle sorelle che ci hanno accompagnato con la loro preghiera e alla quale chiediamo di continuare a pregare per noi, assicurando la nostra preghiera.