Sr. M. Pia Lumiwes, pddm
“Sono sempre e comunque grata a Dio per avermi chiamata a essere sua discepola e questo mi rende gioiosa tutti i giorni della mia Vita. Gesù è la mia gioia sempre e per sempre”. (Sr. M. Pia)
In famiglia viene chiamata affettuosamente con il suo nome di Battesimo: Rosa! La sua storia è una storia di grande gioia che l’ha accompagnata tutta la Vita…
Sin da bambina i genitori avevano scelto per lei un uomo – nella loro cultura era un’usanza comune – ed appartenendo ad una zona di montagna in cui tutto questo era normale, non si fece domande neanche in adolescenza, sapeva bene che nella loro tradizione l’esperienza di essere data in fidanzamento sin dalla più tenera età era una manifestazione di attenzione ed affetto da parte della famiglia! La famiglia infatti si occupava di preparare non solo il fidanzamento ma, anche il matrimonio, ancor prima della nascita dei figli affinché avessero un futuro garantito… ed anche per lei accadde questo, nonostante ancora oggi non riesca a spiegarsi come sia possibile questo tipo di tradizione!
In famiglia, nessuno era a conoscenza del suo forte desiderio di essere religiosa, sì, il suo desiderio era di poter chiamare “famiglia” una congregazione religiosa e poter donare la propria vita ogni giorno amando e servendo il Signore! Il solo pensiero, le donava una grande gioia che custodiva nel suo cuore!
Durante gli anni dell’Università, conobbe una Congregazione autoctona, del luogo, le SIHM (Suore del Cuore Immacolato di Maria) che accettava solo Igorot (tribù di montagna) come lei, era così felice di conoscerle e la speranza di diventare una di loro le dava una grande sensazione di gioia. Fece un percorso, finché non le fu chiesto di entrare, ma, non poté farlo a causa del lavoro (insegnante) dalla quale non riuscì a dimettersi, ma, accolse questo evento come un segno del Signore per poter comprendere che “non fosse ancora il momento” per realizzare il suo sogno, quello che custodiva sin da bambina.
Passarono gli anni ed accantonò questo suo desiderio fino quasi a dimenticarsene, finché Dio non bussò nuovamente alla porta del suo cuore e la condusse “a modo Suo” lì, dove Lui voleva che fosse… come Lui aveva pensato!
Quando insegnava alle scuole elementari, infatti, conobbe una collega che frequentava una Congregazione: le “Pie Discepole del Divin Maestro”… Ascoltando i racconti di questa giovane inerenti alla sua esperienza tra le Pie Discepole, iniziò a provare una sensazione di grande gioia e, se solo avesse potuto essere una di loro in quello stesso momento, l’avrebbe fatto. Non ne parlò con la sua famiglia, lo tenne nascosto soprattutto a suo padre, che sapeva si sarebbe opposto e, a loro insaputa, fu con un’amica a Manila per la prima volta dove fece ingresso nelle Figlie di San Paolo (DSP). Sapeva che le due Congregazioni avevano lo stesso Fondatore, così un giorno chiese di essere accompagnata alla DSP di Pasay. A Pasay, fu felicissima di incontrare 17 aspiranti pddm e la loro formatrice sr. Aloisia Diato, una suora italiana che era anche responsabile della comunità. Presentandosi espresse subito il suo desiderio di unirsi a loro e, senza fare molte domande, sr Aloisia le permise di entrare a fare esperienza fissandole la data d’ingresso dopo appena un mese! Tornò a casa con tanta gioia e speranza nel cuore, finalmente le sembrava di aver compiuto il primo passo verso quel sogno che oltre ad aver custodito, aveva fatto crescere in sé sin da quando era bambina. Non perse nemmeno un minuto del suo tempo, subito si attivò per preparare tutti i documenti necessari per l’ingresso in Congregazione, in quei giorni incontrò anche il suo Vescovo che le mostrò il proprio sostegno e la benedisse per la decisione presa…
Tutto fu preparato all’insaputa della sua famiglia e quando suo padre lo venne a sapere, la sua reazione fu strana, infatti sembrava fosse felice e si rese disponibile anche nell’accompagnarla dal parroco per poter ritirare i documenti, ma, in realtà il suo scopo era quello di impedire al parroco di rilasciarle i documenti di cui aveva bisogno e che le avrebbero permesso di accedere alla Vita Religiosa!
Con l’inganno voleva che la figlia comprendesse il suo disaccordo nella decisione di consacrare la propria vita al Signore! Questo le creò non poche difficoltà e la rese molto triste, anche perché nella loro cultura le decisioni erano prese dal capofamiglia! Nonostante la tristezza di quel momento, non perse la speranza e credette fermamente che se fosse stata la volontà di Dio, sarebbe riuscita a realizzare il suo sogno nonostante ogni difficoltà.
Ancora una volta il Signore si fece presente, questa volta attraverso il parroco che dialogò e riuscì a convincere il papà di Rosa che attraverso il suo sì riuscì a ridonare il sorriso a sua figlia e a concederle la possibilità di ritirare tutti i documenti utili!
Aveva la sensazione che tutto fosse predisposto da Dio per lei, e trovò interessante il fatto che la sua entrata in Congregazione coincidesse con la data del suo Battesimo!
Prima di partire, il padre le disse: “Ora entrerai a far parte della famiglia delle Pie Discepole del Divin Maestro, ma ricorda che se un giorno dovessi cambiare idea, non potrai più entrare in questa casa, a meno che non siano loro a comprendere che questa non è la tua vocazione ed allora sarai la benvenuta a casa nostra”. La gioia che riempiva il suo cuore in quel momento era così grande che le parole del padre non le fecero cambiare umore, lei era certa della sua decisione, il Signore la chiamava ad essere una Pia Discepola… a lei, il compito di rispondere e vivere a pieno questa vocazione!
Con la Professione ricevette il nome di Sr. M. Pia Lumiwes, ed ebbe San Pio come patrono. Oggi sr M. Pia ha 88 anni, di cui 61 di vita religiosa nella nostra Congregazione e la gioia che aveva da bambina, sin da quando sognava di essere una consacrata, è ancora viva in lei con la stessa intensità o forse ancor più forte!
Colma di gioia e di gratitudine verso Dio che l’ha amata e chiamata, sa di essere l’unica Igorot del gruppo, ma questo non l’ha mai fatta sentire esclusa, al contrario, l’essere discendente di questa tribù le permette di accogliere in forma ancora più aperta e comprensiva le sorelle di diversa cultura ed educazione, dimostrando di sapendosi inculturare ovunque il Signore l’abbia chiamata a svolgere la propria missione, nelle Filippine ed anche all’estero.
È ancora molto vivo nella sua mente il ricordo di come si sia sentita il primo giorno in Congregazione, la sua felicità, l’accoglienza ed il rispetto ricevuti, la fiducia che le permise sin da subito di assumere responsabilità all’interno della comunità…
Ha sempre vissuto e vive, consapevole, che la congregazione le voglia tanto bene!
Afferma che “Prega affinché ci siano altre Igorot che possano sentirsi chiamate ad entrare in Congregazione, sempre immensamente grata al Signore per averla chiamata ad essere Sua Discepola, un dono che l’ha resa gioiosa ogni giorno della sua vita!”.
Anche suor Pia come la Venerabile Madre Scolastica Rivata, ripete il suo: “Solo Tu Mi Basterai”, consapevole che “Gesù è la sua unica gioia sempre e per sempre e Lui solo gli basta!”.
3 Comments
Grazie per questa bella vocazione di Sr. Pia ,un esempio di gratitudine a Dio alla congregazione e alla chiesa.
Che gioia leggere la storia di sr. M. Pia! Ricordo la sua gioiosa presenza nel cammino fatto insieme nel Noviziato, il suo sorriso, il suo contemplare il Maestro Divino!
Ho vissuto con Sr . M. Pia Lumiwes durante i miei anni nelle Filippine. La vidi sempre illuminata dal sorriso che fu un contagio anche per me.