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SR. M. CECILIA CANTAMESSA
Provincia Italia
Appena sedicenne, a conclusione di un corso di Esercizi ad Alba (nella nostra ex casa madre) mi trovavo in preghiera ai piedi del Divin Maestro, rappresentato nello splendido mosaico posto nell’abside della cappella. Avvertivo il Suo sguardo e forte il Suo invito “Seguimi”. Questa parola, come un filo rosso, ha attraversato tutta la mia vita; mi ha accompagnato nel periodo formativo e apostolico, nei momenti di dubbi e fatiche, modellando il mio discepolato secondo la sua Parola, la sua Persona. Negli anni, quando possibile, sono tornata nella cappella e sempre ai piedi del Maestro ho rinnovato il mio dono, ripreso slancio, gioia e nuova carica per la missione.
La radice della mia gioia la identifico nella presenza della Vergine Maria, Donna, Madre, Custode della vita nella Famiglia Paolina. Cresciuta nell’epoca del riscatto femminile (primi anni del ‘900), ho trovato in Lei il modello perfetto della donna secondo Dio, che custodiva e conservava in cuore ogni Parola del Figlio.
Con Maria e come Maria, nello spirito e nella missione Eucaristico-Sacerdotale-Liturgica: Lei modello proposto continuamente da Don Alberione alle Pie Discepole. “Non sono stato ispirato a costituire diversamente i Sacerdoti. Prima ho voluto dare delle madri. Ringraziate il Signore e seguite Maria” (APD 1947, 419). Immensa e impareggiabile grazia!
“Farete silenzio, silenzio, silenzio”: fu la risposta del Teologo data a una delle due giovani che, messe da parte, osò chiedere: ”E che cosa faremo?” Era il 21 novembre 1923. E nel natale dello stesso anno alla casa, Don Alberione, dava l’annuncio ufficiale del costituirsi del nuovo gruppo delle Pie Discepole con queste parole “Abbiamo messo da parte Orsolina e Metilde per formare una famiglia che si dedichi alla preghiera, al culto del Divin Maestro Eucaristico, alla lode perenne in riparazione dei peccati che si commettono con la stampa cattiva, nel silenzio e nel raccoglimento”: silenzio per ascoltare e accogliere la Parola, per farla crescere in noi e farla diventare vita per la vita del mondo!
1 Comment
HO CONOSCIUTO SUOR CECILIA CANTAMESSA. Quando
sono stato ricoverato al Regina Apostolorum di Albano , e li ho conosciuto una vera sorella
nel suo ruolo di dottoressa, e le altre suore infermiere, delle veri madri e sorelle come
voleva il beato don Alberione.
Le ricordo tutte con affetto e con un abbraccio fraterno, il Maestro divino le riconpensi sempre.
Con affetto fraterno sempre nel ricordo e nella preghiera.
In unione di preghiera con don Bosco e don Alberione per un fecondo apostolato.
Pier Francesco cdb